In attesa dei chiarimenti che arriveranno con i regolamenti attuativi, possiamo dare già una visione chiara sugli strumenti utili per partecipare a questo nuovo grande balzo in avanti per la sostenibilità e l’efficienza del nostro sistema industriale: Industria 5.0
Industria 5.0
Per Industria 5.0 si intende l’integrazione di tecnologie intelligenti per ottimizzare l’uso delle risorse e ridurre gli sprechi grazie a sistemi di monitoraggio in tempo reale e algoritmi predittivi che assicurano un uso più efficiente di energia e materiali.
L'intelligenza artificiale
A chi segue le iniziative di MGA Automation, tutto questo riecheggia di certo le caratteristiche della nostra piattaforma KEYPAI, esattamente un algoritmo di AI che raccoglie aggrega e gestisce i dati provenienti dai sistemi di monitoraggio degli impianti produttivi, il cui utilizzo, duttile come è necessario che sia per un sistema di business intelligence, ha come principale applicazione proprio la gestione efficiente di energia e materie prime.
Analizzare, gestire, ottimizzare
Dato che è questa già oggi la chiave della competitività delle aziende, sono previsti notevoli investimenti pubblici per incoraggiare le aziende a integrare soluzioni di energia rinnovabile nei loro processi produttivi, a ottimizzare i consumi energetici e a migliorare le prestazioni complessive in termini di sostenibilità: solo attraverso l’uso di tecnologie avanzate che è possibile monitorare e gestire in tempo reale il flusso di energia, identificando e riducendo gli sprechi. La digitalizzazione permette alle aziende di essere più agili, di rispondere in modo più flessibile alle fluttuazioni del mercato e alle esigenze dei clienti, e di ottimizzare le risorse.
Il piano
Stanno emergendo le prime anticipazioni sugli elementi caratterizzanti il Piano Industria 5.0 elaborato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e finanziato con 6,3 miliardi di euro del RepowerEu.
Il Sole 24 ore del 31.01.2024, infatti, ha pubblicato la notizia secondo cui il credito d’imposta industria 5.0 sarà composto da ben nove differenti aliquote, fino ad un massimo del 45%
Le imprese con investimenti innovativi finalizzati alla doppia transizione energetica (ecologica e digitale) possono ottenere un credito d’imposta fino al 45% dei costi agevolabili, ben più alto rispetto al 20% del credito d’imposta 4.0.
L’ammontare dell’aliquota varia in base all’ammontare dell’investimento e al livello di risparmio energetico. Se ne prevedono ben nove così suddivise:
- 35% – 40% – 45% (classe energetica I-II-II) per investimenti fino a 2,5 milioni di euro
- 15% – 20% – 25% (classe energetica I-II-II) per investimenti da 2,5 milioni a 10 milioni di euro
- 5% – 10% – 15% (classe energetica I-II-II) per investimenti da 10 milioni a 50 milioni di euro
La Commissione europea richiede, per dare il via libera alla misura, i progetti innovativi dovranno essere correlati da una doppia certificazione:
- ex ante, redatta da un valutatore indipendente, per attestare la presenza dei requisiti base di ammissibilità all’agevolazione relativi alla riduzione del consumo di energia;
- ex post, per attestare l’effettiva realizzazione del progetto.
Ma bisogna adesso attendere l’imminente uscita del decreto per confermare le anticipazioni annunciate.
Contattaci ti richiameremo il prima possibile!
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